La corsa dei carretti nasce dalla voglia di ricordare uno dei giochi più divertenti a cui partecipavano i nostri padri e nonni.
All'inizio del '900 la realtà sociale era piuttosto povera e i giochi venivano inventati a partire dal riciclo di materiali da lavoro usurati o di scarto.
Un gioco che richiedeva molto impegno per la sua realizzazione era il carretto di legno: la parte fondamentale era la ricerca dei materiali da utilizzare, i quali erano solitamente vecchie tavole di legno e per le ruote vecchi cerchioni delle biciclette oppure se si era fortunati, esse erano ricavate dai cuscinetti a sfera di motori dismessi dalle auto, per I freni invece si usavano direttamente i piedi, consumando le punte delle vecchie scarpe che strusciavano contro l'asfalto. Ogni bambino era concentrato a costruire il carretto più veloce per poi sfrecciare lungo le discese del paese sdraiato, seduto o in ginocchio e poter vincere le gare contro i suoi amici.
I carretti avevano una forma rudimentale ma non importava, ciò che contava era il divertimento, ottenuto con l'ingegno e la semplicità di materiali che per alcuni erano di scarto, ma per i bambini rappresentavano la possibilità di condividere momenti felici.